Effetto legno : qual è il formato giusto?
Sempre più persone decidono di optare per il Gres effetto legno per la propria casa : pratico e bello, resistente e sempre perfetto.
Come incide il formato sul prezzo al m2 delle piastrelle effetto legno?
Al crescere delle dimensioni della doga ceramica cresce infatti il suo valore estetico e si può apprezzare meglio la verosimiglianza del pavimento posato rispetto all’essenza lignea scelta.
Quali sono i formati più diffusi:
- 15×90 o 16×100 Si tratta del formato base. Riproduce con fedeltà il formato più classico delle doghe da parquet, può essere la scelta giusta per chi vuole un pavimento del gusto classico e intramontabile.
- 20×120 È il nuovo standard attuale. Un formato per una doga, e per pavimenti dall’intenso sapore naturale. L’ampiezza della doga fa si che sia più visibile la riproduzione della trama lignea, rendendo il pavimento più genuino.
- 30×180 Rappresenta l’evoluzione della doga di legno ceramico: contribuisce infatti in modo determinante al realismo della superficie posata poiché valorizza immensamente la grafica.
Ovviamente un altro aspetto da considerare sono le fughe, con la scelta di un grande formato per le doghe effetto legno, diminuisce sensibilmente il numero delle fughe. Di conseguenza la pavimentazione presenta meni stacchi e quindi ad uno sguardo attendo il pavimento risulta naturale e con un atmosfera calda.
- Wood Life | Piastrelle Effetto Legno | Gres PorcellanatoA Partire da 30,00€ al m²
Naturale o rettificato?
Ecco un fattore estetico importantissimo è la rettifica della piastrella, che incide anche sul prezzo del vostro pavimento effetto legno.
La “rettifica” è una lavorazione che si pratica alla fine della produzione e consente, mediante l’uso di apposite frese, di squadrare perfettamente tutti i bordi della piastrella così da andare a formare angoli perfetti di 90°. Grazie a questo procedimento tutte le piastrelle risulteranno perfettamente identiche, messe l’una accanto all’altra, combaceranno perfettamente.
Infatti due piastrelle con bordo “naturale” e non rettificato, non potranno mai aderire perfettamente insieme a causa di questo perimetro leggermente irregolare.
Questa squadratura dei bordi serve per avere un prodotto finito che consenta di installare un pavimento con fughe più ristrette, fino a un minimo di 2 mm di distanza tra una piastrella e l’altra, fughe che a posa completata risulteranno meno visibili.
Mentre un pavimento con piastrelle al naturale, sebbene più economico, avrà delle fusghe che potrebbero arrivare anche a 4mm, per premettere di regolarizzare la disposizione del marteriale.
E voi cosa preferite? Piccolo o grande formato?
Ma non solo il formato conta, anche le idee di posa possono rendere unica una stanza. Se volete qualche idea andata rileggermi i nostri suggerimenti.